I commenti post meeting della Fed di Payden & Rygel, Goldman Sachs Asset Management e Capital Group

Jeffrey Cleveland, Chief Economist di Payden & Rygel, commenta:

“Nel corso della riunione di ieri, la Fed ha deciso all’unanimità di mantenere i tassi d’interesse invariati al 4,25%–4,50%, confermando un approccio cauto e guidato dai dati.

Jeffrey Cleveland

La decisione riflette un equilibrio tra i segnali positivi sull’inflazione in calo, ma ancora al di sopra del target del 2%, e le persistenti incertezze legate ai nuovi dazi commerciali e alle tensioni geopolitiche.

Il presidente Jerome Powell ha ribadito che, sebbene i progressi siano evidenti, è ancora troppo presto per valutare pienamente l’impatto economico delle tariffe, che potrebbero riaccendere pressioni inflazionistiche.

Il nuovo “dot plot” aggiornato dalla Fed prevede due tagli dei tassi entro la fine del 2025, suggerendo un ciclo di allentamento graduale, mentre la traiettoria per il 2026 e il 2027 è stata rivista al rialzo, segnalando un percorso di discesa più lento rispetto alle aspettative precedenti.

E I MERCATI?

La conferma dei tassi è risultata in linea con le aspettative del mercato. Dopo un breve rally, le Borse si sono mosse in modo incerto a seguito della conferenza stampa. Gli indici azionari americani hanno chiuso la sessione di trading in leggero calo (Dow Jones -0,1% e S&P 500 -0,03%), mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,13%.

Sul mercato obbligazionario, inizialmente i rendimenti governativi Treasuries si sono mossi al ribasso, per poi risalire bruscamente dopo le dichiarazioni di Powell improntate alla cautela.

In un contesto di incertezza globale e pressioni politiche, la Fed sceglie la prudenza: prima di ulteriori allentamenti nei tassi di riferimento, serve la conferma che l’inflazione sia sotto controllo e che nuovi shock esterni non ne compromettano la discesa.”

Simon Dangoor, Head of Fixed Income Macro Strategies di Goldman Sachs Asset Management, aggiunge:

“La riunione del FOMC ha avuto un tono accomodante, con il dot plot che continua a segnalare due tagli dei tassi quest’anno, nonostante le revisioni al rialzo delle previsioni d’inflazione a breve termine da parte dei membri.

Implicitamente, i membri del FOMC continuano ad aspettarsi che l’inflazione più alta nel breve periodo si riveli in gran parte transitoria, e la loro tolleranza verso un aumento della disoccupazione rimane bassa.

Ci aspettiamo che la Fed mantenga i tassi invariati alla riunione del prossimo mese. Ma riteniamo che si possa aprire un percorso verso la ripresa del ciclo di allentamento più avanti quest’anno, qualora il mercato del lavoro si indebolisse.”

Robert Lind, Economista di Capital Group, conclude:

“La decisione della Fed di mantenere invariati i tassi sottolinea il delicato equilibrio che deve affrontare in un contesto caratterizzato da inflazione persistente, rallentamento della crescita statunitense e maggiore incertezza politica.

Robert Lind

Sebbene i dazi e le tensioni geopolitiche abbiano pesato sul sentiment e sull’attività economica, riteniamo che questo sia il momento di rimanere concentrati sui fondamentali a lungo termine.

La storia dimostra che i mercati sono in grado di adattarsi e riprendersi, anche di fronte a perturbazioni significative. In questo contesto, continuiamo ad adottare un approccio misurato, privilegiando il tempo e non il market timing. Rimaniamo ancorati a un’analisi disciplinata e bottom-up per navigare attraverso la volatilità e identificare opportunità durature.”

 

 


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