Negli ultimi anni abbiamo ottenuto ottimi risultati applicando con coerenza il nostro approccio value e continuando a investire in azioni e obbligazioni sottovalutate. L’outlook secondo semestre di Genève Invest
PAURE E TIMORI SONO GIA’ SCONTATI DAI MERCATI
L’attuale contesto di mercato ci offre condizioni molto favorevoli per proseguire su questa strada. Raramente è stato possibile investire a questi prezzi ottenendo in cambio un valore così elevato.
Per quanto riguarda il controllo del rischio, questi sono tempi d’oro. Tuttavia, continuiamo ad agire con grande prudenza, senza sottovalutare alcun rischio potenziale.
La nostra strategia di gestione patrimoniale per la seconda metà del 2025 si basa quindi sulla forte convinzione di poter cogliere opportunità di ingresso straordinarie in una fase di incertezza geopolitica e rallentamento economico – sempre in modo selettivo, guidati dai dati e con un approccio attento al rischio.
Questo significa quanto segue per il nostro approccio nelle diverse asset class:
Azioni
Nel segmento azionario adottiamo un approccio a doppia strategia. Da un lato, cerchiamo società convincenti ad alta crescita con valutazioni attraenti nel lungo termine, in particolare nel settore tecnologico.
Ad esempio, titoli come Alphabet sono attualmente valutati più favorevolmente che negli ultimi 15 anni, pur mantenendo un solido slancio di crescita.

Il tema dell’intelligenza artificiale è tutt’altro che esaurito: rimaniamo vigili e alla ricerca di aziende che generano una crescita eccezionale grazie alle nuove tecnologie. Dall’altro lato, sfruttiamo in modo mirato l’attuale finestra di opportunità nelle azioni value di alta qualità ma sotto pressione, come UnitedHealth, Nike, LVMH e PepsiCo.
Queste società hanno subito perdite di prezzo tra il 30% e il 50% da inizio anno, senza che la loro solidità fondamentale si sia deteriorata in modo significativo. Riteniamo che molta negatività sia già scontata in questi titoli. Il che può portare a forti movimenti di prezzo anche in presenza di notizie solo leggermente migliori.
Obbligazioni
A nostro avviso, il mercato obbligazionario offre opportunità di ingresso più favorevoli che negli ultimi venticinque anni. Le obbligazioni corporate di alta qualità – in particolare quelle statunitensi – rendono tra il 6 e il 9% e in alcuni casi sono scambiate ben al di sotto del valore nominale.
Ci aspettiamo ulteriori incrementi di prezzo in caso di rallentamento economico, che potrebbero portare a rendimenti a due cifre nei prossimi due-tre anni.
Oltre alle obbligazioni in dollari, investiamo anche in titoli europei selezionati con scadenze più brevi.
Intravediamo inoltre opportunità in alcune obbligazioni scandinave, che coniugano cedole elevate a valute sottovalutate.
La nostra tesi centrale nel settore obbligazionario è che gli investitori vengono attualmente remunerati in modo eccezionalmente adeguato per i rischi legati ai tassi di interesse. Mentre i rischi economici reali sembrano contenuti. Una finestra storicamente rara che intendiamo sfruttare con coerenza.
Obbligazioni convertibili
In un contesto di mercato che probabilmente resterà volatile nel medio termine, consideriamo le obbligazioni convertibili uno strumento particolarmente adatto per sfruttare opportunità asimmetriche.
Le obbligazioni convertibili combinano la protezione tipica di un investimento obbligazionario con l’opzione di partecipare ai guadagni azionari. Le obbligazioni convertibili attualmente emesse da società come TSMC o Vonovia offrono la possibilità di sapere che il capitale investito è protetto anche in caso di eventuali ribassi. Mentre in caso di successo si può partecipare pienamente a una forte fase rialzista.
Particolarmente interessanti sono anche le obbligazioni convertibili emesse da aziende in rapida crescita prima della loro IPO. Un esempio è il gruppo social media Telegram. L’azienda si distingue per una forte crescita degli utili e prevede di quotarsi a breve. In vista dell’IPO, Telegram ha emesso un’obbligazione convertibile con un tasso d’interesse del 9%.
Se l’IPO avrà successo, gli investitori potranno acquistare azioni con uno sconto del 20% rispetto al prezzo di IPO, mantenendo comunque protetto il capitale nello scenario base. Questi “convertibili pre-IPO” sono attualmente considerati uno dei segmenti più interessanti.
Valute
Il dollaro si è corretto in modo significativo rispetto all’euro e attualmente, a nostro avviso, è valutato in modo equo. I titoli statunitensi, per i quali vediamo prospettive di rendimento promettenti anche considerando il rischio valutario che naturalmente persiste, offrono opportunità di inserimento nel nostro portafoglio.
Non copriamo il rischio di cambio su questi investimenti. Indipendentemente da ciò, continueremo a focalizzarci sull’investimento in obbligazioni e azioni dell’Eurozona.
Oro
Il metallo prezioso ha beneficiato di un’impressionante corsa al rialzo dei prezzi. Non riteniamo che questa tendenza possa proseguire con un’intensità paragonabile. Anzi, stiamo evitando l’oro per concentrarci su azioni e obbligazioni, che possiamo valutare sulla base dei loro dati fondamentali.
CONCLUSIONE
La nostra strategia per la seconda metà del 2025 si basa sulla convinzione che, nonostante – o proprio a causa – delle incertezze, emergeranno opportunità eccezionali.
In un contesto simile, una strategia di investimento diversificata e di lungo termine resta la bussola migliore. Per noi contano le valutazioni e gli sviluppi fondamentali, non le notizie di cronaca.
Il mix ben diversificato di azioni strategicamente selezionate, obbligazioni high yield e l’inserimento di obbligazioni convertibili promettenti costituisce quindi un portafoglio robusto e con rendimenti elevati.
Il nostro credo è: sicurezza attraverso la qualità, opportunità attraverso la valutazione e flessibilità attraverso la struttura.
In un mercato che riflette molti rischi, ma che offre e premia in modo selettivo opportunità straordinarie, riteniamo di essere ben posizionati per massimizzare il successo dei nostri investitori sui mercati finanziari.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

