I commenti di Generali Investments, Pimco e AllianzGI in vista del meeting della BCE del 25 gennaio
Martin Wolburg, senior economist di Generali Investments, ha commentato:
A seguito dei dati sull’inflazione nel complesso favorevoli, i mercati hanno iniziato a ipotizzare i tagli dei tassi di riferimento della BCE a partire dal secondo trimestre. I recenti commenti dei membri del Consiglio direttivo sono stati più eterogenei e la Presidente Lagarde ha nuovamente sottolineato l’importanza degli accordi salariali collettivi di quest’anno.
Gli ultimi accordi più importanti in Francia, Spagna e Paesi Bassi sono stati piuttosto elevati e hanno difficilmente attenuato le preoccupazioni riguardo l’inflazione a medio termine. Pertanto, nella riunione di giovedì ci aspettiamo che la BCE adotti un atteggiamento attendista, sottolineando ancora una volta la dipendenza dai dati. Continuiamo a prevedere un primo taglio dei tassi solo a giugno e riteniamo che quanto emergerà durante la conferenza stampa sarà coerente con questa stima.
Konstantin Veit, Portfolio Manager di PIMCO, ha aggiunto:
Prevediamo che la Banca Centrale Europea (BCE) manterrà invariati i tassi di riferimento nella riunione di gennaio e ribadirà il suo approccio dipendente dai dati. La riunione di marzo, con le nuove proiezioni macroeconomiche dello staff della BCE, fornirà probabilmente ulteriori indicazioni.

La crescita a breve termine dovrebbe essere più debole del previsto. Tuttavia, le previsioni sull’inflazione di dicembre si basavano sul percorso dei tassi di interesse indicato dai dati di mercato al 23 novembre 2023. Questi dati suggerivano una riduzione dei tassi di circa 75 punti base per il 2024. Da allora le condizioni finanziarie si sono notevolmente allentate e le proiezioni aggiornate saranno rese note in occasione della riunione di marzo.
Le previsioni del mercato suggeriscono attualmente circa 140 punti base di tagli dei tassi per quest’anno, a partire da aprile, e un tasso terminale vicino al 2% nel 2025. A causa dell’incertezza sulle prospettive inflazionistiche, dubitiamo che la BCE attuerà tagli dei tassi così presto. È probabile che la BCE continui a monitorare attentamente l’inflazione senza dichiarare prematuramente il proprio successo.
Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, ha concluso:
Ci aspettiamo che la Bce confermi il suo approccio cauto al primo taglio dei tassi, dato che l’inflazione non è ancora su un percorso credibile verso l’obiettivo di stabilità dei prezzi del 2%.
La battaglia contro l’inflazione non è ancora vinta, con un’inflazione core ancora sul 3,4% a dicembre su base annua e le potenziali ulteriori pressioni inflazionistiche derivanti dagli aumenti salariali di quest’anno.
Riteniamo che l’atteggiamento cauto della Bce dovrebbe alimentare la correzione in corso dei rendimenti obbligazionari, anche se il potenziale di rialzo dei tassi a lungo termine rimane limitato.
Redazione
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