Apertura positiva per le borse europee. Attesi in mattinata i dati sulla produzione industriale della zona euro. Gli indici di Wall Street rimbalzano dopo le dichiarazioni di Jerome Powell. Aggiornamento di UniCredit
L’agenda macro di oggi, mercoledì 12 gennaio, presenta diversi spunti
interessanti.
Dopo il dato sui prezzi alla produzione e l’inflazione in Cina, si attende in
mattinata la produzione industriale della zona euro. Ma tutti gli occhi sono
puntati sul market mover di giornata che è l’inflazione americana. In serata è
prevista inoltre la pubblicazione del Beige Book da parte della Fed.
Sul fronte asiatico, secondo quanto comunicato dall’Ufficio nazionale di
Statistica di Pechino, in dicembre il tasso d’inflazione ha registrato in Cina un
calo all’1,5% annuo dal 2,3% di novembre (1,5% in ottobre), contro l’1,6% del
consensus. Su base mensile l’indice dei prezzi è invece sceso dello 0,3% contro
il precedente rialzo dello 0,4% (0,7% la crescita di ottobre) e l’incremento dello
0,2% atteso dagli economisti. L’inflazione media della Cina è stata dello 0,9%
nell’intero 2021. Sempre l’Ufficio nazionale di statistica di Pechino comunica che
in dicembre i prezzi alla produzione sono saliti in Cina del 10,3% annuo, in
ulteriore rallentamento rispetto al precedente rimbalzo del 12,9% (e al 13,5% di
ottobre, che era stato il livello più elevato dal 1996). Il dato è inferiore all’11,2%
del consensus. Inoltre, il Reuters Tankan, indice che anticipa l’omonimo
sondaggio trimestrale della Bank of Japan (BoJ), è calato in gennaio a 17 pts dai
22 pts di dicembre. La BoJ ha comunicato che in dicembre il rialzo dei prestiti
erogati dagli istituti di credito del Giappone si è attestato sullo 0,6% annuo come
in novembre.
Sul fronte statunitense, di notevole interesse il discorso di Jerome Powell, il
numero uno della Fed, che nella sua audizione alla Commissione bancaria del
Senato Usa ha ribadito che l’economia americana versa in condizioni tali da
avallare una politica monetaria più restrittiva.
Il cross euro/dollaro vale 1,1357, in rialzo di 0,06%, mentre il cambio euro/yen
si attesta su 131,02, in rialzo di 0,07% e il cambio usd/jpy scambia a 115,34 in
rialzo di 0,05%.
Derivati sul greggio positivi stamane. Il futures sul Brent guadagna lo 0,04% a
USD 83,75 il barile, mentre WTI Usa sale dello 0,22% a USD 81,40.
Stamane il Bund future ha aperto a 169,86, il Btp future a 145,58. Lo spread
Btp/Bund riparte da 141 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale
all’1,374%
Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari che guadagna più di
mezzo punto percentuale. Positivi i titoli bancari. Bene Azimut, CNH Industrial,
Exor, Prysmian ed Eni. In ribasso, invece, Inwit, Telecom Italia ed Amplifon.
Azionariato asiatico positivo stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
che guadagna l’1,92%, Hong Kong che sale del 2,70%, Shanghai in rialzo dello
0,84%, Seoul in aumento dell’1,54%, Sidney sale dello 0,66%. Dopo una
seduta di deciso recupero per Wall Street, alla riapertura degli scambi sui
mercati asiatici la tendenza rialzista è stata confermata, in attesa del cruciale
dato sull’inflazione Usa che sarà pubblicato in giornata.
In crescita i titoli tecnologici quotati a Hong Kong, come Tencent, Alibaba,
Meituan, JD con rally fino a +9%.
Positiva la chiusura di Wall Street. Il Dow Jones è salito dello 0,51%,
l’S&P500 ha guadagnato lo 0,92%. In rialzo dell’1,34% il Nasdaq.
Gli indici di Wall Street rimbalzano dopo le dichiarazioni di Jerome Powell,
numero uno della Fed. A guidare la reazione, le azioni legate alla tecnologia,
che hanno esteso un rimbalzo rispetto alla sessione precedente, e quelle
dell’energia. L’andamento di medio termine dei mercati potrebbe essere
influenzato da un rialzo dei tassi della Fed a sua volta incoraggiato
dall’inflazione e dai prezzi dell’energia. Powell ha dichiarato che la Fed dovrà
raffreddare l’inflazione senza danneggiare il mercato del lavoro, in un contesto
in cui le misure di stimolo verranno progressivamente rimosse e i tassi di
interesse aumentati.
Redazione
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