Apertura complessivamente positiva per le borse europee. Positiva anche la chiusura di Wall Street. Il cross euro/dollaro vale 1,1321, in rialzo di 0,03%. In Italia il Ddl di bilancio si avvia ai passaggi finali. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Povera di dati l’agenda macro di oggi, martedì 28 dicembre.
Dopo il dato sulla produzione industriale in Giappone, l’agenda macro odierna
prevede la sola pubblicazione dell’indice S&P CS sui prezzi delle case negli
Stati Uniti. Si segnala che in Italia, il Ddl di bilancio, con la manovra finanziaria
per il 2022 si avvia ai passaggi finali con l’approdo in Aula e l’inizio delle
votazioni.

Sul fronte asiatico, i membri del board della Bank of Japan (BoJ) confermano
l’esistenza di pressioni al rialzo sui prezzi. Nel Summary of Opinions relativo al
meeting della BoJ di 16-17 dicembre si evidenzia come i prezzi alla produzione
abbiano continuato ad aumentare a un ritmo storicamente elevato
principalmente a causa dell’incremento dei corsi del greggio e di altre materie
prime. Un rappresentante della BoJ ha sottolineato che anche la sottostante
pressione al rialzo sui prezzi al consumo sembra essere cresciuta gradualmente.

In gennaio l’istituto nipponico pubblicherà l’edizione trimestrale dell’Outlook for
Economic Activity and Prices. E, secondo un altro membro del board, dovrà
considerare se l’attuale valutazione secondo cui i rischi per i prezzi sono inclinati
al ribasso rimanga appropriata. Inoltre, secondo quanto comunicato dal
ministero di Affari interni e Comunicazione nipponico, in novembre il tasso di
disoccupazione è salito in Giappone al 2,8% contro il 2,7% atteso dagli
economisti per una lettura invariata rispetto a ottobre (2,8% in luglio, agosto e
settembre). Sempre in Giappone la produzione industriale ha registrato a
novembre un balzo record. Secondo i dati del ministero dell’Economia diffusi
oggi, a novembre la produzione è salita del 7,2% rispetto al livello di ottobre,
mostrando il maggior aumento dal 1978 e facendo meglio delle attese degli
analisti ferme a un +4,8%.

Il cross euro/dollaro vale 1,1321, in rialzo di 0,03%, mentre il cambio euro/yen
si attesta su 130,03, invariato rispetto alla chiusura e il cambio usd/jpy scambia
a 114,87, in rialzo di 0,03%.

Derivati sul greggio misti stamane. Il futures sul Brent perde lo 0,13% a USD
78,50 il barile, mentre WTI Usa sale dello 0,04% a USD 75,60.

Stamane il Bund future ha aperto a 172,32, il Btp future a 147,59. Lo spread
Btp/Bund riparte da 137 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale
all’1,130%.

Apertura complessivamente positiva per le borse europee, con Piazza Affari
che guadagna lo 0,32%. Misti i titoli bancari. Bene CNH Industrial, Leonardo,
A2A, Atlantia e Saipem. In ribasso invece Nexi e STMIcroelectronics.

Azionariato asiatico positivo stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
che guadagna l’1,37%, Hong Kong guadagna lo 0,15%, Shanghai lo 0,39%,
Seoul sale dello 0,69%, Sidney in rialzo dello 0,44%. Dopo un inizio d’ottava
di deciso recupero per Wall Street, alla riapertura degli scambi in Asia la
tendenza in positivo è stata complessivamente confermata anche se è stata
più contrastata. Due fattori opposti condizionano le piazze cinesi: da una
parte il rally di quasi il 7% di China Evergrande a Hong Kong, dopo che il
colosso delle costruzioni ha comunicato che i lavori sono ripresi in oltre il
90% dei suoi progetti residenziali bloccati da mesi, dall’altra pressioni
ribassiste sul settore tecnologico, in scia ad alcune indiscrezioni, secondo
cui Didi avrebbe vietato ai dipendenti di vendere le proprie azioni a tempo
indeterminato.

Positiva la chiusura di Wall Street. Il Dow Jones è salito dello 0,98%,
l’S&P500 ha guadagnato l’1,38%. In rialzo dell’1,37% il Nasdaq. La Borsa di
New York ha chiuso la prima seduta della settimana in deciso rialzo nonostante
i timori sul fronte della pandemia. Vendite sul comparto del trasporto aereo.

L’aumento dei contagi della nuova variante Omicron ha costretto le compagnie
ad annullare migliaia di voli. Acquisti invece sul settore energetico in scia al
petrolio.