Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

L’agenda macro di oggi, giovedì 11 agosto, si concentra su alcuni dati
statunitensi, tra cui le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione e i
prezzi alla produzione. Da monitorare in mattinata la pubblicazione del report
mensile da parte dell’Agenzia internazionale dell’energia e in serata le decisioni
sui tassi da parte della banca centrale del Messico che, secondo le attese del
mercato, dovrebbe rivedere al rialzo i tassi all’8,5%.

Sul fronte statunitense, la lettura più debole del previsto dei prezzi al consumo
Usa ha spinto i trader a rivedere le scommesse sui futuri rialzi dei tassi di
interesse. Ora le attese sono per un aumento da mezzo punto percentuale a
settembre da parte della Fed, mentre fino alla diffusione del dato si puntava sul
terzo rialzo da 75 bps. Ieri l’esponente Fed Evans ha detto che quella di luglio è
la prima lettura “positiva” da quando la Fed ha iniziato il proprio percorso di
rialzo dei tassi, che dovrà proseguire, e il collega Neel Kashkari, il membro più
‘falco’ della Fed, ha sottolineato che l’istituto è “lontano, molto lontano dal
dichiarare vittoria” sull’inflazione. Le scommesse sulla stretta si sono
ridimensionate anche nella zona euro. I mercati monetari prezzano ancora quasi
pienamente la probabilità di un rialzo da 50 bps alla riunione Bce di settembre. Ma vedono aumenti per 105 bps entro dicembre contro i 113 bps previsti prima
del dato Usa.

Sul fronte asiatico, secondo quanto comunicato dalla CAMM (China Association
of Automobile Manufacturers) in Cina a luglio le vendite di autoveicoli sono
cresciute del 29,7% su base annuale, attestandosi a 2,42 mln di unità. Va
comunque detto che nei primi sette mesi dell’anno, nonostante il recente
recupero, le vendite restano inferiori del 2% allo stesso periodo del 2021. Da
segnalare inoltre il forte incremento nelle vendite di auto elettriche, plug-in
ibride e a idrogeno, che fanno segnare un +120% a luglio rispetto all’anno
precedente.

Sul versante oceaniano, secondo un’indagine condotta dal Melbourne Institute
tra i proprietari di case, ad agosto in Australia, l’inflazione dovrebbe segnare il
passo. Le attese sono per un calo dello 0,4% al 5,9% mentre i salari sono attesi
in crescita dello 0,8% nel corso dei prossimi dodici mesi.

Il cross euro/dollaro vale 1,0305 in calo dello 0,16%, mentre il cambio euro/yen
si attesta su 136,77 in rialzo dello 0,02% e il cambio usd/jpy scambia a 133,12
in rialzo dello 0,19%.

Derivati sul greggio stabili. Il futures sul Brent in ribasso dello 0,01% a USD
97,39 il barile, mentre WTI Usa in ribasso dello 0,10 % a USD 91,83.

Stamane il Bund future ha aperto a 156,77 il Btp future a 128,51. Lo spread
Btp/Bund riparte da 208 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale al
2,972%.

Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari che guadagna più di
mezzo punto percentuale. Positivi i titoli bancari. In rialzo anche Telecom,
Tenaris, Saipem, Eni ed Amplifon. In ribasso invece Exor, Pirelli e Campari.

Azionariato asiatico positivo stamane con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
chiusa per festività, Hong Kong in rialzo del 2,11%, Shanghai invece
dell’1,60%, Seoul dell’1,73% e Sidney dell’1,13%. I mercati azionari asiatici in rialzo questa mattina in scia al recupero di ieri sia in Europa che a Wall Street. Il
dato sull’inflazione americana, risultato più basso rispetto alle attese degli
analisti, ha spinto gli addetti ai lavori ad intervenire in acquisto, sulla
convinzione che la Fed possa agire in maniera meno aggressiva con il rialzo dei
tassi di interesse. Il dato è apparso invariato a luglio rispetto al mese
precedente, per merito soprattutto del forte calo del prezzo del petrolio. L’indice
Nikkei Asia300 è in rialzo dell’1,65% mente l’MSCI Asia Index fa segnare un
recupero di mezzo punto percentuale.

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in deciso rialzo dopo la pubblicazione
del rassicurante dato sull’inflazione che potrebbe convincere la Fed a rallentare
il ritmo di rialzo dei tassi. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,63%, l’S&P 500 ha
guadagnato il 2,13%, mentre il Nasdaq Composite il 2,86%.

Tra i titoli in evidenza Meta Platforms +5,82%. La casa madre di Facebook ha
raccolto USD 10 mldi attraverso la sua prima emissione obbligazionaria. I fondi
saranno utilizzati per buyback e nuovi investimenti.

Nikola +0,43%. Michael Lohscheller è stato nominato chief executive officer
del produttore di camion elettrici al posto di Mark Russell, che resterà in carica
fino a fine anno.

Tesla +3,89%. Il fondatore Elon Musk ha venduto azioni del produttore di auto
elettriche per un valore di USD 6,9 mld. E’ quanto emerge da un documento
depositato presso la Sec.


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