Visione moderatamente positiva su azioni, infrastrutture e debito emergente. Cautela sul private credit. Peter Branner, Chief Investment Officer di Aberdeen Investments

Dazi, dollaro e scenario macro
Aberdeen Investments stima che i dazi medi ponderati degli Stati Uniti si stabilizzeranno attorno al 12%, favoriti dalla firma di nuovi accordi bilaterali. L’effetto sull’economia americana sarà moderatamente stagflazionistico, con un rallentamento, ma senza rischi recessivi immediati.
Alla luce di questo contesto, la posizione sul dollaro USA diventa negativa, con un passaggio dalla fase di sovra-rendimento a una dinamica di performance relativa più debole.
Peter Branner, Chief Investment Officer di Aberdeen Investments, ha commentato:
“Nonostante i rischi geopolitici e le pressioni macroeconomiche, riteniamo che lo scenario resti favorevole per strategie ‘risk-on’. Restiamo costruttivi su duration, debito corporate e infrastrutture, mentre vediamo l’oro come copertura utile e assumiamo una view negativa sul dollaro USA.”
Le principali view per il terzo trimestre:
• Duration – Visione positiva, in particolare sulle scadenze brevi, che secondo Aberdeen scontano insufficientemente i tagli attesi oltre il 2025. I tratti lunghi della curva restano sotto pressione.
• Azioni – View moderatamente positiva su mercati sviluppati ed emergenti, supportata da crescita ancora positiva e politica monetaria accomodante. Tuttavia, la fiducia si è leggermente ridotta dopo il rally seguito alla recente distensione commerciale.
• Debito emergente – Outlook positivo, favorito da tassi in calo, politiche monetarie espansive e dalla tendenza strutturale al ribasso del dollaro. Anche il carry risulta interessante.
• Infrastrutture – Valutazione rafforzata. Il settore beneficia di tassi in discesa, liquidità abbondante e driver strutturali solidi: digitalizzazione (data center, reti, cybersecurity), decarbonizzazione (trasporto pubblico, reti elettriche) e necessità di capitale privato per compensare debiti pubblici crescenti.
• Difesa – Atteso un significativo aumento della spesa europea per la difesa (fino al 5% del PIL nel medio termine), anche se il settore ha già ampiamente sovraperformato e presenta valutazioni elevate.
• Immobiliare globale – Giudizio moderatamente positivo sul real estate diretto, che mostra segnali di ripresa dopo la correzione post-pandemica. Crescita dei canoni stabile e tassi di sfitto contenuti, con opportunità nei comparti legati a infrastrutture e data center.
• Private Credit – Outlook ridotto a neutrale. Positivo il giudizio su debito infrastrutturale e fund finance, mentre Aberdeen esprime cautela su debito corporate privato e commerciale, in vista di possibili aumenti dei default e maggiore concorrenza da parte delle banche.
Redazione
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