Sul fronte macro l‘attenzione si concentra oggi sui dati in arrivo da oltreoceano. Dopo il dato dell’inflazione del Regno Unito di gennaio atteso in mattinata, nel
pomeriggio dagli Stati uniti sono in arrivo i prezzi alla produzione, le vendite al
dettaglio, le scorte all’industria e soprattutto la produzione industriale, tutti
riferiti al mese di gennaio.

In serata è poi prevista la pubblicazione da parte della Fed dei verbali della riunione di gennaio.

In Giappone a gennaio le esportazioni hanno segnato un’accelerazione del 6,4%
su anno ( attese +6,6%) mentre l’import ha visto un calo del 9,5% (-6,0%), con
un deficit nella bilancia commerciale per JPY 323,9 mld. Boom delle esportazioni
verso la Cina, primo partner commerciale nipponico, volate del 37,5%, al ritmo
più forte da aprile 2010.

Il sentiment delle aziende manifatturiere, nell’indice elaborato da Reuters Tankan, è tornato positivo per la prima volta dal 2019 a febbraio, in un segnale di una graduale ripresa dopo la crisi Covid. Infine gli ordinativi ‘core’ di macchinari sono saliti a sorpresa a dicembre del 5,2% su mese, in rialzo per il terzo mese di fila, a fronte di attese per un calo di 6,2%.

Appuntamento al Senato oggi e alla Camera domani per l’atteso intervento del
neo-premier Mario Draghi davanti al Parlamento al termine del quale chiederà
la fiducia. Al centro del suo discorso, tra gli altri temi, la campagna di
vaccinazione contro il Covid e il piano per spendere la quota del Recovery plan
europeo destinata all’Italia.

Le immatricolazioni di auto in Europa hanno registrato un nuovo calo a gennaio
a causa delle restrizioni legate al Covid. Secondo i dati diffusi da Acea,
l’associazione europea delle case auto, nei paesi dell’Unione europea, dell’Efta e
UK, le immatricolazioni sono calate a gennaio del 25,7% a 842.835 unità. La
neonata Stellantis mostra un calo del 27,4% a 178.565 immatricolazioni.

Dollaro sui massimi di 5 mesi nei confronti dello yen sulla scia dell’aumento dei
tassi dei Treasuries Usa. Il cambio euro/dollaro vale 1,2080, in calo dello 0,14%,
dollaro/yen a 105,95 e cross euro/yen scambia in calo di 0,22% a 128,07.

Prezzi del greggio in lieve rialzo stamane sui problemi alle forniture provocati
in Texas dalla tempesta artica, con il futures sul Brent che guadagna lo 0,20% a
USD 63,50 il barile, al Nymex il Wti Usa sale dello 0,45% a USD 60,30.

Stamane il Bund future marzo ha aperto in calo di 29 tick a 174,51, il Btp future
cede 60 bp a 151,66. Lo spread Btp/Bund riparte da 93 pts, con il rendimento
del nostro Btp decennale allo 0,58%.

Apertura debole per le borse europee, con i principali indici EU e Piazza
Affari sotto la parità nelle prime battute. In calo i titoli bancari e del risparmio
gestito, negativi anche Atlantia, Nexi, Amplifon, Diasorin, Ferrari, Moncler,
Prysmian e Stellantis. In rialzo Poste dopo i risultati, Eni e Saipem.

Borse asiatiche contrastate stamane, con l’indice Nikkei 225 della borsa di
Tokyo ha chiuso in calo dello 0,58%. Boom della borsa di Taiwan, con l’indice
Taiex volato di oltre +3%, sulla scia dei buy che hanno interessato alcuni titoli
come Taiwan Semiconductor Manufacturing (+5%).

Le quotazioni sono balzate sulla scia della notizia secondo cui il colosso produttore TSMC avrebbe incrementato la propria forza di lavoro di 1.000 dipendenti nelle sue linee di
produzione a causa dell’esplosione degli ordinativi. La borsa di Shanghai è
rimasta ancora chiusa per i festeggiamenti del Capodanno lunare; bene Hong
Kong, balzata di oltre +1%, Sidney -0,46%, Seoul -0,93%.

Chiusura contrastata ieri per Wall Street, con l’indice Dow Jones che chiude a
+0,20% mentre S&P 500 e Nasdaq Composite hanno perso rispettivamente lo
0,06% e lo 0,34%.

Tra gli investitori prevale l’ottimismo grazie ai segnali di ripresa e al proseguire della distribuzione dei vaccini contro il Covid. Sugli scudi il comparto energetico in scia ai nuovi massimi dell’ultimo anno del petrolio. Le tempeste di neve abbattutesi sugli Usa non solo sostengono la domanda di combustibile ma minacciano anche la produzione di petrolio in Texas.

Il rivenditore di auto AutoNation segna +1,35% dopo una trimestrale sopra le attese.
CoreLogic +7,61%: CoStar Group ha annunciato l’acquisto del fornitore di dati
e analisi per USD 6,9 mld.

Forti acquisti sui titoli legati alle criptovalute, con Silvergate Capital (+8,66%), Riot Blockchain (+20,74%) e Marathon Patent (+13,26%) dopo che il Bitcoin ha superato la soglia dei USD 50.000.


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