Oggi verranno resi anche noti i dati sul Pil tedesco in dicembre e sulla produzione industriale italiana, attesa in crescita mensile dello 0,3%. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

 

La seconda settimana del 2023 termina con una serie di informazioni economiche rilevanti. A cominciare da quelle già diffuse da Cina e UK. In Cina il dato di dicembre su export e import ha visto le prime diminuire del 9,9% a/a contro attese a -10%, le seconde ridursi del 7,5% contro stime a -9,8%. In Gran Bretagna, il Pil di novembre ha segnato +0,1% rispetto a ottobre (consensus a -0,3%) e +0,2% su base annua contro stime a +0,3%. Già diffuso anche il dato sull’inflazione in Francia a dicembre, a +5,9% a/a e -0,1% m/m, in entrambi i casi in linea con il consensus. Alle 10:00 verranno resi noti i dati sul Pil tedesco in dicembre e sulla produzione industriale italiana. La crescita della Germania dovrebbe essersi attestata all’1,8% secondo il consensus contro il +2,8% di novembre. La produzione industriale italiana è attesa in crescita mensile dello 0,3%. Alle 11:00, quella europea registra un consensus per una crescita mensile e annuale dello 0,5%. In pomeriggio, dagli Usa, alle 14:30 gli indici sui prezzi import/export sono attesi in riduzione rispettivamente dello 0,9% e dello 0,5% in dicembre, mentre alle 16:00 l’indice di fiducia Michigan è previsto a 60,5 in miglioramento da 59,7. Sempre alle 16:00 da monitorare anche le aspettative sull’inflazione a 5 anni.

Con il dollaro in ritirata dopo la diffusione dei dati di inflazione di ieri, sono lo yen e l’euro a prendere le redini del gioco. In particolare la valuta nipponica beneficia dell’atteso cambio nella politica monetaria della BoJ, unica finora a non aver toccato i tassi di interesse. L’euro beneficia invece del ritorno alla propensione al rischio sui mercati rispetto alle valute rifugio come il franco svizzero.

Prosegue il raffreddamento dei rendimenti sul mercato obbligazionario, in particolare per il Btp, tornato sotto il 3,9% per la prima volta da metà dicembre. Lo spread con il Bund si attesta in area 180.

Apertura poco sopra la parità per i listini europei che attendono i rilevanti dati macro e le trimestrali Usa. Le Borse sono salite nei giorni scorsi, spinte dall’ottimismo sull’economia dopo la riapertura cinese e dal rallentamento dell’inflazione. A Piazza Affari bene il settore bancario che riparte con i temi M&A.

Terza settimana consecutiva di rialzi per le Borse cinesi che beneficiano degli effetti della riapertura dell’economia, le cui prime tracce sono evidenti anche nei dati di import/export migliori delle attese. La seduta di venerdì chiude una settimana positiva per tutte le Borse asiatiche che hanno beneficiato del dato sull’inflazione Usa in calo.

Wall Street ha chiuso la seduta di giovedì al rialzo ma senza accelerazioni dopo la diffusione del dato sui prezzi al consumo. Il picco dell’inflazione dietro le spalle e il commento del presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker “interventi di 25 punti base sui tassi” spingono le azioni con un dollaro e rendimenti sui Treasury in ritirata. Tuttavia, il livello dei prezzi al consumo è ancora elevato e il dato core non è sceso quanto quello headline. Oggi prende il via la stagione delle trimestrali con i risultati dei big finanziari: J.P..Morgan, Wells Fargo, Bank of America, Citigroup, Bny Mellon e BlackRock.