A cura di Katie Koch, Chief Executive Officer, TCW
USA. La Fed sta monitorando attentamente l’andamento dei prezzi e il presidente Powell ha affermato che si aspetta un effetto inflazionistico dai dazi. Siamo in attesa di vedere i prossimi i dati per capire come si evolverà l’economia da questo punto in poi.
Secondo noi, sono possibili tre scenari cui prestare attenzione.
Volatilità di nuovo in aumento
Il primo prevede che si raggiunga un accordo sui dazi e che assisteremo a un atterraggio morbido dell’economia, scenario che tutti pensavano avremmo avuto quest’anno.
Il secondo scenario contempla invece un ciclo economico regolare, con politica monetaria restrittiva, una crescita più lenta che porterà a qualche forma di recessione.
Il terzo, il più negativo fra i possibili scenari, prevede tassi di inflazione elevati e persistenti con una crescita che rallenta e porta alla stagflazione.
Indipendentemente da quale di questi tre scenari si verificherà, pensiamo che la volatilità tornerà ad aumentare di nuovo. E che ci sarà molta incertezza, un contesto che richiederà grande selettività a livello di società, selettività che sarà il vero motore per la gestione attiva.
Sarà comunque un processo che richiederà tempo. E, nel frattempo, probabilmente continueremo a ricevere una serie di dati contrastanti. Di fronte all’aumento della volatilità abbiamo, comunque, molte risorse a disposizione da sfruttare al momento opportuno.
Pensiamo che sia possibile una recessione. Anche se, al momento, è difficile prevederne l’arrivo. Siamo più cauti rispetto al mercato e lo eravamo anche a inizio anno, nonostante non avessimo previsto che ci sarebbe stata questa importante guerra commerciale.
La nostra opinione è che, anche se gli Stati Uniti continuassero lungo il percorso di crescita, con tassi in discesa, diversi fattori, quali l’arrivo delle deregolamentazioni annunciate e il ritorno degli “animal spirit”, sarebbero già scontati dai mercati.
La selezione è fondamentale
Riteniamo che l’economia possa indebolirsi da qui in avanti. E che sia improbabile nel breve termine un ritorno al “denaro gratuito”. Dovremmo abituarci a un contesto di tassi più elevati, un periodo che potrebbe protrarsi più a lungo del previsto.
Se entriamo in una fase negativa del ciclo economico, il rischio è di rimare indietro e allora assisteremmo a tagli dei tassi da parte della Fed. In un simile contesto, sarà fondamentale, come anticipato, la selettività e la cautela da parte degli investitori.
L’opportunità nell’IA ed energia
Noi continuiamo a credere nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale che avrà un tasso di crescita annuale composto (CAGR) superiore al 30%. A livello globale, ma anche negli USA, c’è carenza di energia per sostenerla.
Quindi, pensiamo che ci siano enormi opportunità di creare ricchezza nei mercati azionari allocando il capitale su temi quali l’intelligenza artificiale e l’energia. Pensiamo solo che nel breve termine dovremo affrontare una forte volatilità.
Privat credit: focus su rescue finance
A livello aziendale, vediamo opportunità un po’ ovunque, sia in ambito obbligazionario sia azionario, e anche sui private market. Ci saranno opportunità ancora maggiori in futuro e per queste ragioni abbiamo incrementato la nostra riserva di liquidità.
Nel private credit il settore più redditizio, in questo momento, ci sembra essere quello della rescue finance. In particolare le aziende indebitate uscite dal Covid con l’aspettativa che i tassi sarebbero rimasti a zero per sempre. Una condizione che, ovviamente, non si è avverata.
Anche in assenza di recessione, queste imprese resteranno sotto pressione. Se a questo, si aggiunge un po’ di debolezza economica, si vedono effettivamente enormi opportunità nel settore dei salvataggi d’impresa. Dove è possibile ottenere un coupon elevato, con la possibilità di diventare azionisti di quelle società.
Nel private equity siamo ormai al quarto anno senza distribuzioni e c’è molta frustrazione al riguardo tra gli investitori. È un fattore che deve essere monitorato nel settore, tanto che sul mercato secondario stiamo già riscontrando alcune difficoltà a mantenere i prezzi agli attuali livelli.
I gestori di private equity dovranno decidere quali società sostenere e quali no. Pertanto, è probabile che inizieremo a vedere sul mercato valutazioni inferiori a quelle attuali. Questo potrebbe essere un catalizzatore molto interessante per i mercati pubblici e privati.
Redazione
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