a cura di Emanuela Zini

Nicola Viscanti, alla guida dei Consulenti finanziari di Banca Widiba, è uno dei pochissimi capi di rete ad avere intrapreso la carriera professionale partendo proprio come consulente finanziario in Puglia.

Viscanti ha vissuto in prima persona tutti i cambiamenti che hanno caratterizzato l’industria della distribuzione di prodotti finanziari negli ultimi 30 anni e, soprattutto, è stato testimone di un’evoluzione epocale della professione.

«Ho fatto ufficialmente il mio ingresso in questo mondo nel 1989 e, anche se ci sono ancora alcuni importanti passi da compiere, ritengo che, in tutti questi anni, ne siano stati fatti molti in avanti, sia a livello di riconoscimento, sia di attrattività della professione; non è un caso che oggi molti più bancari si affaccino con passione alla carriera di consulente finanziario». 

Come è cambiato il vostro ruolo?

«Negli ultimi decenni in Italia la complessità del tessuto sociale è aumentata sensibilmente e, di conseguenza, anche il nostro lavoro si è evoluto, per supportare al meglio le esigenze di una clientela sempre più diversificata. Ritengo che la figura del consulente finanziario sia oggi un supporto quasi indispensabile per le famiglie, soprattutto nel contesto che stiamo vivendo, segnato dalla complessità dei mercati. In questa situazione, a fare sempre più la differenza, sono le competenze del professionista».

In questo quadro, se oggi un cliente chiede di proteggere il patrimonio, che cosa rispondete?

«Tutti ci poniamo l’obiettivo di proteggere il patrimonio e per farlo bene occorre partire da un’approfondita conoscenza dei clienti, dalle loro effettive esigenze e dalla loro tolleranza al rischio. Quindi, grazie a un’attenta profilazione dei clienti, il consulente è nelle condizioni ideali per suggerire le soluzioni migliori rispetto all’orizzonte temporale condiviso».

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