La volatilità vista in aprile sui listini azionari potrebbe tornare presto a farla da padrone. Zak Smerczak, Analista & Gestore del fondo Comgest Growth Global
Lo scorso mese di aprile è stato sicuramente un periodo di svolta per le regole del commercio internazionale e per l’intera economia mondiale. Donald Trump e il suo ‘Liberation Day’ hanno trasmesso molta tensione in seno a governi, consumatori e imprese di ogni parte del globo.
Dal canto loro le aziende hanno deciso di rivedere i piani d’investimento pluriennali. I consumatori hanno sperimento un deciso declino della loro fiducia. Infine, il quadro è stato ulteriormente complicato dalle interruzioni nelle catene di fornitura a livello planetario. Risultato: i mercati finanziari hanno reagito con un’impennata della volatilità e un andamento altalenante per tutto il mese.
L’Oréal ha dichiarato un fatturato rassicurante nel primo trimestre, superiore alle aspettative. Lonza ha riscosso il favore degli investitori grazie al suo profilo difensivo e alla sua impronta produttiva prevalentemente locale. Eli Lilly ha comunicato incoraggianti dati di fase 3 sull’orforglipron, il suo farmaco per via orale contro il diabete e l’obesità in fase di sviluppo.
In questo contesto incerto, ribadiamo la convinzione che le società di qualità saranno in grado di gestire meglio dei concorrenti le future problematiche del commercio globale. La ragione risiede nei margini elevati, nel potere di determinazione dei prezzi e nella solidità dei bilanci di queste società, che offrono flessibilità e agilità per ottimizzare le catene di fornitura. Siamo pronti a sfruttare le opportunità a lungo termine offerte dalla volatilità del mercato.
Redazione
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