Intervista a Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel

L’impennata dell’inflazione e la conseguente reazione in materia di tassi d’interesse da parte delle banche centrali hanno penalizzato i corporate bond nel 2022. Cosa vi aspettate per l’anno in corso?

Le obbligazioni societarie dei mercati avanzati hanno avuto un inizio d’anno fenomenale, grazie al fatto che gli investitori hanno riversato ingenti somme nel segmento high-grade dell’asset class. Questa tendenza rimane forte nonostante l’aumento della volatilità dei rendimenti nelle ultime settimane.
L’aumento dei rendimenti statunitensi e in euro nel corso del mese di febbraio è stato piuttosto aggressivo. E, a nostro avviso, è improbabile che da qui in poi salga molto. Sia da un punto di vista di fondamentali sia da un punto di vista tecnico. Ciò rappresenta un’opportunità per gli investitori che possono essersi lasciati sfuggire il rally di inizio gennaio.
L‘inflazione continua a essere stabile e le banche centrali sono ormai prossime al traguardo, soprattutto perché il mercato dei tassi prevede tassi terminali molto più elevati, pari a circa il 5,5% negli Stati Uniti e al 4,0% in Europa.
Rimaniamo quindi ottimisti sul credito europeo investment-grade quest’anno, soprattutto perché abbiamo iniziato con un rendimento molto alto, pari a circa il 5%. E perché la maggior parte dei rialzi è stata realizzata. Il che dovrebbe portare a una maggiore stabilità degli spread del credito.
Tenendo conto di tutto ciò, a nostro avviso i rendimenti delle obbligazioni societarie investment-grade in euro potrebbero raggiungere circa l’8% quest’anno.
Quali tipologie di corporate bond state privilegiando in questa fase di mercato in termini di affidabilità creditizia, duration, settori, aziende?
Privilegiamo il settore bancario e manteniamo una posizione di sovrappeso in questo comparto, poiché si prevede che quest’anno le banche registreranno un reddito netto da interessi record tra l’altro, grazie all’aumento dei tassi.
Inoltre, le emissioni finanziarie nette previste sono modeste, pari a solo 20 miliardi di euro, il che rafforza la nostra posizione positiva sui titoli finanziari. Per quanto riguarda le banche, le nostre scelte preferite sono ad esempio Credit Agricole in Francia e Unicredit in Italia per le obbligazioni senior non preferred nell’area dei 7 anni.
Prevediamo inoltre di aumentare gli investimenti nei settori ciclici, dato che sono aumentate le probabilità che in Europa si verifichi solo una lieve recessione o addirittura nessuna recessione.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

