Vontobel sul petrolio e sulla Fed

Ramiz Chelat, Vontobel

Quali sono le prospettive del mercato azionario globale nel breve-medio periodo?

È sorprendente quanto sia stato forte il rimbalzo del mercato azionario globale già dai minimi di marzo. Gli investitori sono passati rapidamente da forti timori all’ottimismo, incoraggiati dalla solida risposta politica dei governi e delle banche centrali di tutto il mondo.
Anche se ci vorrà un po’ di tempo prima che le economie si riprendano e ritornino ai livelli precedenti di produzione e di occupazione, il mercato azionario ha almeno per il momento superato la crisi di breve termine.

Riteniamo quasi impossibile prevedere i movimenti dei mercati azionari a breve termine, quindi il nostro approccio si basa su un’analisi a più lungo termine dei driver fondamentali degli utili societari. Questo ci ha consentito di superare la volatilità a breve termine e di trovare aziende che possono continuare ad aumentare gli utili a un tasso elevato in futuro.

Alla luce delle forti ripercussioni economiche causate da Covid-19 e dal lockdown, è probabile che molte tendenze secolari a cui il mondo ha assistito nell’ultimo decennio non deraglieranno ma subiranno un’accelerazione. Dall’altro lato, le industrie e le aziende che hanno affrontato le sfide nel contesto pre-Covid, saranno probabilmente interessate ancora da ulteriori venti contrari mano a mano che usciremo da questa crisi. Di conseguenza, riteniamo che gli investitori possano trarre vantaggio da un approccio attivo che cerchi di identificare le imprese di alta qualità in grado di superare qualsiasi debolezza economica a breve termine, evitando nel contempo le industrie in declino secolare.

Quali sono le azioni Us su cui puntare nel dopo coronavirus e quali invece sarebbe meglio evitare?

In futuro, è probabile che ci sarà una differenza ancora più netta tra vincitori e vinti nel mondo post-Covid. In alcuni casi, la sopravvivenza è in discussione per alcuni settori industriali (ad esempio, la vendita al dettaglio di mattoni e malta). Anche le aziende di alta qualità con notevoli vantaggi competitivi sono state testate in questo difficile periodo. Gli investitori dovrebbero analizzare i flussi di cassa liberi delle aziende in cui hanno investito, il loro accesso alla liquidità e capire se queste aziende presentino o meno scadenze di debito significative nel corso del prossimo anno o due. Le aziende con bilanci solidi in grado di sopravvivere nei prossimi 12-24 mesi dovrebbero essere in una posizione più forte per conquistare quote di mercato dai concorrenti più deboli quando le condizioni torneranno alla normalità.

I settori esposti ai servizi essenziali potrebbero registrare i recuperi più rapidi.

Ad esempio, le procedure mediche non possono essere rimandate a tempo indefinito. Questo sosterrebbe il segmento medtech (Medtronic e Boston Scientific). E all’interno del settore IT, le aziende non ridurranno l’uso di sistemi software ERP. Questo significa che aziende come Microsoft godranno di un buon posizionamento.

Le aziende di viaggio sono rimbalzate da crisi precedenti, come l’11 settembre o l’epidemia della SARS, e la domanda nel settore è ancora presente. Aziende come Booking.com, un player leader nei viaggi online o la compagnia aerospaziale Safran, con la sua esposizione alla manutenzione dei motori aftermarket, dovrebbero essere in una buona posizione di ripresa.

In termini di comportamento dei consumatori a lungo termine, riteniamo che ci sarà uno spostamento della domanda nel commercio elettronico, in particolare negli articoli di uso quotidiano come il cibo fresco. Nomi come Alibaba e Amazon dovrebbero essere ben posizionati per trarne beneficio. Anche aziende come Nike e Adidas che hanno lanciato un modello di e-commerce omnicanale e che hanno ricavi di e-commerce pari quasi a un terzo delle loro vendite, dovrebbero beneficiare della crescita del commercio elettronico. I giochi online dovrebbero trarre vantaggio, con Tencent in una buona posizione. E per l’intrattenimento domestico potrebbe esserci un aumento della domanda di servizi di streaming, come Disney Plus.

Come risultato della risposta della politica monetaria, persisteranno per il prossimo futuro bassi tassi di interesse nei mercati sviluppati.

Ciò avrà sicuramente un impatto negativo sul margine di interesse netto delle banche (NIM). Inoltre, la recessione aumenta anche il rischio di un livello più elevato di Npl (crediti deteriorati) nei prossimi 6-12 mesi. Nei mercati emergenti, tuttavia, ci sono ancora opportunità interessanti laddove i tassi di interesse non sono così bassi. I principali istituti di credito, come l’India Housing Development Finance Corporation e la HDFC Bank, possono ancora ottenere rendimenti molto interessanti.

Quali settori e aree geografiche preferite nel vostro portafoglio? Perché?

Manteniamo un chiaro orientamento nei periodi di difficoltà. E, soprattutto, puntiamo a posizionare il nostro portafoglio per superarli. Nel cercare di identificare le aziende attraverso l’analisi bottom-up – e indipendentemente dalle esposizioni di benchmark – ci liberiamo dai vincoli geografici o settoriali mantenendo la libertà di perseguire le migliori aziende del mondo. Il nostro team di investimento composto da 21 persone è strutturato in modo tale che tutti gli analisti di ricerca coprano settori su base globale, dandoci un apprezzamento delle dinamiche competitive e delle variazioni della qualità delle imprese nei diversi mercati.

Cerchiamo società growth di qualità, con fondamentali solidi, potere di guadagno duraturo, team di gestione qualificati e prospettive di crescita interessanti a valutazioni ragionevoli. Nello specifico, si tratta di società con profili aziendali che riteniamo possano prestarsi a prospettive prevedibilmente positive in 5-10 anni e che, a nostro avviso, sarebbero in grado di resistere alle flessioni del ciclo economico con resilienza, offrendo agli investitori una misura di protezione al ribasso.

Per il nostro fondo azionario globale, la tecnologia dell’informazione è stata la nostra più grande allocazione settoriale alla fine di maggio, seguita da beni di consumo discrezionali, beni di prima necessità e assistenza sanitaria. Continuiamo a mantenere un peso pari a zero sulle attività energetiche e sulle materie prime a causa della loro mancanza di consistenza degli utili.


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Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.