Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari che guadagna lo 0,21%. Occhi puntati sulle letture finali del Pmi servizi di dicembre. In frenata il settore manifatturiero di Hong Kong. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Piuttosto ricca di dati l’agenda macro di oggi, mercoledì 5 gennaio.
Sul fronte europeo, in Francia la fiducia delle famiglie sulla situazione
economica migliora a dicembre. A dicembre, il giudizio sulla situazione
finanziaria delle famiglie è aumentata di due punti, a 100 pts, confermandosi al
di sopra della sua media di lungo periodo. Quello relativo alla futura situazione
finanziaria personale è rimasto stabile e rimane al di sotto della sua media.
Per quanto riguarda la situazione oltreoceano, occhi sulle letture finali del Pmi
servizi di dicembre, dopo il rallentamento nel settore manifatturiero fotografato
dai dati diffusi ieri, e sulla statistica Adp degli occupati nel settore privato
relativa sempre al mese scorso, che potrebbe segnalare l’impatto della variante
Omicron sul mercato del lavoro, con il consensus che converge su un aumento di
400.000 contro i 534.000 di novembre.
Sul fronte asiatico, in dicembre l’indice della fiducia dei consumatori è calato
in Giappone a 39,1 pts dai 39,2 pts registrati in ottobre e novembre (37,8 pts in
settembre), contro la crescita a 39,8 pts stimata dagli economisti. Il dato rimane
sotto la soglia di 50 pts che separa fiducia da pessimismo ormai dal marzo 2006.
Frenata per il settore manifatturiero di Hong Kong, che si conferma comunque
per il decimo mese consecutivo sopra la soglia di 50 pts che separa contrazione
da espansione. L’indice Pmi stilato da Markit/Nikkei è infatti sceso in dicembre a
50,8 pts dai 52,6 pts precedenti. Secondo quanto comunicato dall’Ufficio di
Gabinetto nipponico, in dicembre l’indice della fiducia dei consumatori è calato
in Giappone a 39,1 pts dai 39,2 pts registrati in ottobre e novembre (37,8 pts in
settembre), contro la crescita a 39,8 pts stimata dagli economisti. Il dato rimane
sotto la soglia di 50 punti che separa fiducia da pessimismo.
Il cross euro/dollaro vale 1,1297, in rialzo di 0,11%, mentre il cambio euro/yen
si attesta su 131,03, in calo di 0,01% e il cambio usd/jpy scambia a 115,98 in
calo di 0,14%.
Derivati sul greggio misti stamane. Il futures sul Brent guadagna lo 0,14% a
USD 80,11 il barile, mentre WTI Usa scende dello 0,17% a USD 76,86.
Stamane il Bund future ha aperto a 170,68, il Btp future a 146,47. Lo spread
Btp/Bund riparte da 136 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale
all’1,228%. Dovrebbe concretizzarsi già oggi l’emissione sindacata di un nuovo
Btp benchmark con scadenza settembre 2052 per cui il Tesoro ha annunciato ieri
di aver dato mandato a un pool di banche.
Apertura positiva per le borse europee, con Piazza Affari che guadagna lo
0,21%. Misti i titoli bancari. Bene Pirelli, Telecom Italia, Iveco Group, STM e
Ferrari. In ribasso, invece, Enel, CNH Industrial, Leonardo, Hera e Atlantia.
Azionariato asiatico negativo stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
che guadagna lo 0,10%, Hong Kong che cala dell’1,70%, Shanghai dell’1,02%,
Seoul scende dell’1,18%, Sidney in ribasso dello 0,32%. Dopo una seduta
contrastata per Wall Street, alla riapertura degli scambi in Asia la tendenza si
consolida in negativo spinta al ribasso dal settore tecnologico (il Nasdaq aveva
chiuso in declino dell’1,33%), considerato uno dei più a rischio per il sempre
più vicino ritorno a una politica di aumento del costo del denaro da parte della
Federal Reserve. Sullo sfondo rimangono comunque i timori per la nuova
ondata della pandemia di coronavirus con contagi record registrati anche in
Asia in scia all’emergere della variante Omicron.
Complessivamente negativa la chiusura di Wall Street. Solo il Dow Jones è
salito dello 0,59%, mentre l’S&P500 ha perso lo 0,06%. In ribasso dell’1,23% il
Nasdaq.
Dopo il rally della vigilia di oltre +13%, dovuto ai dati sulle consegue di auto
migliori delle attese, relativi al quarto trimestre e all’intero anno 2021, il titolo
Tesla fa dietrofront.
Protagonista delle ultime ore è soprattutto Apple, che si è confermata nella
prima seduta dell’anno nuovo la prima società al mondo a raggiungere e
superare gli USD 3 trilioni di capitalizzazione di mercato. Alla fine della seduta,
le quotazioni hanno rallentato il passo con un rialzo pari a +2,5% a USD
182,01. Il titolo è al momento piatto.
Redazione
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