La strada a senso unico per tutelarsi da scivoloni del mercato resta la scelta di società di qualità in grado di crescere nel lungo termine. Chul Chang, US equities portfolio manager, Vontobel

 

Vontobel sul petrolio e sulla Fed

Dopo aver sovraperformato per 12 degli ultimi 13  anni,  cosa vi aspettate dall’equity Usa per i prossimi anni?

Se si considerano gli indici ampi del mercato statunitense rispetto a quello ex-USA, il mercato statunitense è composto da molte società a forte crescita che storicamente hanno guidato la sovraperformance.

Se si considerano le aree a più alta crescita del mercato, ossia la tecnologia e i beni di consumo discrezionali, la composizione di queste aree rappresenta quasi il 50% del mercato statunitense, mentre il mercato ex-USA è la metà di questi livelli. La tecnologia, in particolare, rappresenta oggi un’esposizione maggiore del 20% rispetto a 10 anni fa e rappresenta quasi il 35% del mercato statunitense, contro il meno del 10% dell’indice ex-USA.

Sebbene vi siano valide preoccupazioni per le valutazioni relativamente più elevate, è importante tenere conto della maggiore crescita del mercato statunitense, che si è verificata storicamente, e delle aspettative attuali.

In definitiva, nel mercato statunitense continuano ad esserci aziende forti e ben posizionate che probabilmente cresceranno e prenderanno quote sia dai concorrenti all’interno degli Stati Uniti sia da quelli all’estero. Sebbene i vari aspetti politici e sociali delle politiche pubbliche rimangano dinamici e possano rappresentare un ostacolo per le aziende statunitensi rispetto ad altre, gli Stati Uniti rimangono una fonte di innovazione e di esecuzione.

Chul Chang
Alcuni studi ipotizzano che la graduale diffusione dei progressi tecnologici guidati dall’IA dovrebbe dare una spinta alla produttività degli Stati Uniti. L’intelligenza artificiale riporterà il dominio del mercato azionario Usa?

Senza entrare troppo nel merito dei motivi per cui il mercato statunitense ha sovraperformato in passato e potrebbe continuare a farlo, ci sono molte ragioni per cui le aziende statunitensi continueranno a fare bene. L’innovazione è uno di questi motivi.

Una di queste innovazioni è l’intelligenza artificiale (IA), che in realtà esiste da molti anni, ma i recenti casi d’uso dell’IA generativa stanno facendo diventare l’opportunità potenziale un argomento importante. L’esigenza dell’IA sta ricevendo molta attenzione e sembra interessante, ma la futura monetizzazione e i ritorni sono ancora incerti.

Un aspetto importante è il potenziale aumento della produttività, ma in realtà tutti noi stiamo sfruttando i vantaggi della produttività dell’IA già da un po’ (ad esempio, l’introduzione nel 2016 di Sensei, lo strumento di IA di Adobe per il marketing digitale). E anche al di là di tutte le aziende di software che investono e beneficiano dell’IA in varia misura da molti anni, aziende come Home Depot utilizzano l’IA nella manutenzione programmata o nell’ottimizzazione della gestione dell’inventario, e sono più avanzate.

Infine, senza fare previsioni sul corso dei mercati statunitensi nei prossimi anni, gli investitori dovrebbero concentrarsi su società in crescita duratura e di lungo periodo, con forti caratteristiche qualitative, in grado di fornire una difesa in caso di stress.


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Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.