Diversi i dati macro attesi in giornata. In Italia verrà diffusa la stima dei prezzi al
consumo di dicembre. In Eurozona, oltre al dato aggregato sull’inflazione, sono
in arrivo anche i numeri sulle vendite al dettaglio di novembre e l’indice di fiducia economic sentiment di dicembre.

Negli Stati Uniti sono previsti la bilancia commerciale di novembre, le richieste di sussidi alla disoccupazione, il PMI non manifatturiero e i crediti al consumo riferiti a novembre.

Altissima tensione ieri a Washington, dove si è consumata una gravissima crisi politica con eventi senza precedenti da oltre 2 secoli nella storia della democrazia Usa. Centinaia di sostenitori di Donald Trump hanno preso d’assalto e occupato Capitol Hill. I lavori del Congresso per la proclamazione di Joe Biden sono ripresi dopo una lunga interruzione, sotto la stretta vigilanza delle forze dell’ordine. Quattro i morti negli scontri, secondo la polizia.

In Germania gli ordinativi industriali mostrano in novembre un’accelerazione del 2,3% su base mensile, in netto contrasto con il consensus di un calo di 1,2% dopo il recupero di 2,9% segnato in ottobre. Su base annuale gli ordinativi ricevuti sono cresciuti del 6,3%.

Via libera ieri prima dall’Ema poi dalla Commissione Ue al vaccino di Moderna, mentre è attesa a breve l’approvazione alla modifica dell’autorizzazione per il vaccino di Pfizer per estrarre più dosi da ciascuna fiala. Bruxelles ha acquistato 160 mln di dosi del nuovo vaccino Moderna, di cui 1,33 mln destinati all’Italia nel primo trimestre, mentre prosegue la distribuzione del vaccino Pfizer.

Galleggia sui minimi da quasi 3 anni l’indice del dollaro sulle principali controparti, dopo la vittoria dei democratici al Senato Usa che spiana la strada all’ambizioso pacchetto di stimolo proposto da Joe Biden. In cambio euro/dollaro è a 1,2310, dollaro/yen a 103,20 ed euro/yen 127,17.

Petrolio in rialzo stamane dopo che il gruppo di Paesi produttori OPEC+ ha raggiunto un accordo sui livelli di output a febbraio, con la decisione dell’Arabia Saudita, primo esportatore mondiale, di ridurre l’offerta dei prossimi 2 mesi. Il futures sul Brent guadagna lo 0,80% a USD 54,70 il barile, al Nymex il Wti Usa +1,10% a USD 51,10.

Stamane il Bund future marzo ha aperto in calo di 13 tick a 177,24, il Btp future
cede 23 bp a 151,68. Lo spread Btp/Bund riparte da 110 pts, con il rendimento
del nostro Btp decennale allo 0,55%. In serata il Tesoro annuncia i quantitativi Bot a 12 mesi in asta il prossimo 12 gennaio.

Apertura in rialzo per le borse europee, con i principali indici EU e Piazza Affari che guadagnano entro il mezzo punto percentuale nelle prime battute. Positivi i titoli bancari, Leonardo, Saipem, Tenaris, Buzzi Unicem, Poste, Telecom e Unipol. In calo invece Campari, Moncler, CNH Industrial e Ferrari.

Borse asiatiche positive stamane dopo il nuovo record testato dall’indice Dow Jones alla vigilia, nonostante le violenze che hanno sconvolto Washington, con l’assalto dei sostenitori di Donald Trump al Congresso Usa.

L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,60%, Shanghai +0,70%, Hong Kong -0,14%, Sidney +1,59%, Seoul +2,14%. Ad alimentare gli acquisti, l’ottimismo degli investitori sulla prospettiva di ulteriori stimoli fiscali in Usa con un Senato nelle mani dei democratici. Focus sul Nyse, che ha di nuovo cambiato idea in 2 giorni riguardo alla decisione di procedere al delisting di alcuni giganti cinesi attivi nel mercato delle tlc (China Telecom, China Mobile China Unicom) e reso noto che il delisting, nonostante tutto, avverrà. Le rispettive azioni sono tornate così a perdere terreno, con tonfi compresi tra il 6,5% e più dell’8%.

Wall Street ha chiuso contrastata ieri, con l’indice Dow Jones che ha guadagnato l’1,44%, poco sotto al nuovo massimo storico di 31.023 pts, l’S&P500 +0,57% dopo aver fissato il nuovo massimo storico a 3.783 pts, segno meno invece per il Nasdaq Composite (-0,61%). Ad alimentare gli acquisti, l’ottimismo degli investitori sulla prospettiva di ulteriori stimoli fiscali in Usa con un Senato nelle mani dei democratici. Giornata brillante per i titoli del settore finanziario: Goldman Sachs e JP Morgan hanno guadagnato rispettivamente il 5,4% e il 4,7%. Ottime performance anche per Foot Locker +8,11% e Moderna +6,48%. In territorio negativo invece Apple (-3,37%).


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Redazione

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