L’agenda macro odierna prevede sul fronte italiano i dati sulla produzione
industriale e la nota mensile sull’andamento dell’economia italiana ad aprile.

Riguardo all’Eurozona saranno pubblicati i dati relativi all’indice tedesco Zew,
l’indice dei prezzi all’ingrosso del mese di aprile in Germania e le vendite al
dettaglio di aprile relative alla Gran Bretagna.

Dagli USA sono in arrivo i dati sulle scorte settimanali di prodotti petroliferi API mentre in Cina sono stati resi noti i dati sull’inflazione e i prezzi alla produzione. Sul lato societario a Piazza Affari sono da seguire i risultati trimestrali di Mediobanca e Salvatore Ferragamo.

Sul fronte italiano, nelle stime di primavera attese domani la Commissione
indicherà una crescita del Pil italiano di circa il 4% quest’anno, superiori alle
previsioni di febbraio che erano di +3,4%.

Sul fronte delle Banche Centrali la presidente di Fed San Francisco ha ribadito
che l’economia Usa è in uno stato di “transizione” in cui è ancora necessario un
forte sostegno di politica monetaria. In Eurozona, la Bce continuerà con il
programma Pepp almeno fino a marzo 2022 con una politica monetaria che
resterà accomodante anche se il programma di acquisti Pepp dovesse rallentare.

I policymaker della Bank of Japan hanno invece parlato delle incertezze legate
alla ripresa economica del Paese, con la pandemia che frena il settore dei
servizi.

Il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,214, in rialzo dello 0,09%, mentre il
dollaro/yen è a 108,85 e il cross euro/yen scambia a 132,16.

I futures sul Brent scambiano in calo dello 0,35% a USD 68,10 il barile, mentre
al Nymex il Wti Usa è in calo del 40% a USD 64,65.

Stamane il Bund future giugno ha aperto in calo di 21 bp a 170,08, il Btp future
perde 14 bp a 146,85. Lo spread Btp/Bund riparte da 110 pts, con il rendimento
del nostro Btp decennale allo 0,89%. Ieri sera il Tesoro ha reso noto che giovedì
metterà a disposizione nell’asta a medio-lungo fino a EUR 9,25 mld nel nuovo
Btp 7 anni e nelle riaperture del 3 e del 30 anni.

Apertura in calo per le borse europee, con Piazza Affari e i principali indici
EU che registrano ribassi medi intorno alll’1% nelle prime battute, dopo il calo
dei mercati asiatici e la battuta d’arresto dei titoli tecnologici statunitensi.
Negativi i titoli bancari, insieme a tutti gli altri titoli del Ftse Mib con particolari
ribassi per Enel, Hera, STM, Amplifon, Leonardo e Tenaris.

Chiusura mista per le borse asiatiche con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo
che ha chiuso in calo del 3,08%. Deboli anche Hong Kong e Seoul
rispettivamente a -2,00% e -1,20%. Negativa anche Sidney con un calo
dell’1,06%. Unica positiva Shangai in rialzo dello 0,35%.

In Cina l’inflazione ad aprile ha registrato una flessione dello 0,3% congiunturale e un rialzo dello 0,9% tendenziale, dati leggermente sotto le attese ma migliori del mese precedente. I prezzi alla produzione cinesi nello stesso mese sono cresciuti al ritmo più rapido da oltre tre anni, segnando +6,8% da +4,4% di marzo.

In Giappone la spesa delle famiglie a marzo è salita ben oltre le attese, del 7,2% mensile e del 6,2% tendenziale, dal +2,4% e 6,6% rispettivamente di febbraio.

La Borsa di New York ha chiuso la prima seduta della settimana in ribasso,
penalizzata dalle vendite sul comparto tecnologico. Il Dow Jones, che nel corso
della giornata ha aggiornato il massimo storico, ha perso lo 0,10%, l’S&P 500
l’1,04% ed il Nasdaq Composite il 2,55%. Tra i titoli in evidenza Coty a –
13,06%. Il gruppo dei cosmetici ha registrato nel primo trimestre un giro
d’affari in calo del 32,7% a USD 1,03 mld. Marriott International a -4,11%. Il
gruppo alberghiero ha chiuso il primo trimestre con ricavi dimezzati rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente. Il giro d’affari è pari a USD 2,32 mld
contro USD 2,36 mld del consensus.


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