Tra i dati in evidenza oggi anche il Pil inglese per cui arrivano ancora indicazioni positive nel secondo trimestre 2021. Apertura piatta per le borse europee. Azionariato asiatico contrastato stamane. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Ricca di spunti l’agenda macro di giovedì 12 agosto. Tra i dati in evidenza il Pil
inglese per cui arrivano ancora indicazioni positive nel secondo trimestre 2021.
Secondo i dati preliminari diffusi stamattina il Pil del Regno Unito ha mostrato
una crescita del 4,8% su base trimestrale dopo il -1,6% della passata
rilevazione, in linea con le attese. Su base annua il dato ha evidenziato una forte
crescita al ritmo del 22,2% dal precedente -6,1% e contro il +22,1% del
consensus. Inoltre, rallenta la produzione industriale britannica a giugno. Su
base annua il dato ha mostrato un rialzo dell’8,3% dal precedente +20,7%
mentre su base mensile il dato è sceso dello 0,7% rispetto al +0,6%.
Tra gli altri dati in arrivo abbiamo la bilancia commerciale italiana ma anche la
produzione industriale della zona euro. Le attese a perimetro congiunturale
sono per un calo di 0,2%, dopo il -1,0% di maggio, e a livello tendenziale per un
incremento di 10,4% dopo quello di 20,5% del mese precedente. Alle 13
arriveranno gli annunci di politica monetaria della banca centrale turca. Per gli
Stati Uniti da monitorare, invece, l’aggiornamento settimanale sui sussidi alla
disoccupazione, il cui consensus proietta 375.000 domande, in calo dalle
385.000 della settimana precedente, e i prezzi alla produzione.
Principali cross valutari poco mossi con il dollaro che si mantiene non lontano
dal massimo di quattro mesi nei confronti delle principali divise. Il cross
euro/dollaro è a 1,1735 in rialzo di 0,06%; il cambio euro/yen è a 129,59
mentre il dollaro contro yen scambia a 110,37.
Prezzi poco mossi per il greggio dopo che ieri l’amministrazione Biden ha
sollecitato l’Opec ad aumentare la produzione. I futures sul Brent scambiano in
calo dello 0,18% a USD 71,27 il barile, al Nymex il Wti Usa perde lo 0,25% a
USD 69,01.
Stamane il Bund future giugno ha aperto in salita di 3 bp a 176,59, il Btp
future perde 3 bp a 154,86. Lo spread Btp/Bund riparte da 103 pts, con il
rendimento del nostro Btp decennale allo 0,56%. Sul lato dell’offerta, archiviata
l’asta Bot, in cui ieri il tasso ha segnato un nuovo minimo storico, mentre il
secondario italiano si avvia verso sedute scariche dal lato macro e dell’offerta, in
linea con il periodo che precede la pausa di Ferragosto.
Apertura piatta per le borse europee, con Piazza Affari in salita dello 0,14%
in apertura. In leggera salita anche i principali indici EU, tranne Madrid. Male i
titoli bancari sul Ftse Mib. Bene Atlantia, Hera, Snam, Stellantis, Telecom e
Terna. Deboli invece Banco Bpm, Nexi, Interpump e Leonardo.
Azionariato asiatico contrastato stamane, con il Nikkei 225 a Tokyo che
perde lo 0,20% e Hong Kong negativa a -0,66%. Shanghai in calo a -0,20% e
Seoul in discesa a -0,38%. Positiva Sidney a +0,05%. Riflettori puntati anche
sulla stretta regolatoria da parte di Pechino, che dovrebbe ora mettere nel
mirino anche il settore assicurativo. Sul fronte macro, i prezzi all’ingrosso
giapponesi sono aumentati a luglio al ritmo annuo più rapido di 13 anni, un
segno che l’inflazione globale delle materie prime e uno yen debole stanno
facendo salire i costi di importazione delle materie prime per una vasta gamma
di beni. Il mese scorso i prezzi all’ingrosso hanno messo a segno un +5,6% su
anno contro attese per un incremento di 5,0%.
La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo dopo il rassicurante dato
sull’inflazione. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,62%, l’S&P 500 lo 0,25%.
Poco sotto la parità il Nasdaq Composite a -0,16%. L’indice delle blue chips e
quello delle 500 aziende a maggiore capitalizzazione hanno toccato nuovi
record storici. Tra i titoli in evidenza NortonLifeLock +8,70%. L’ex Symantec ha
comunicato di avere raggiunto l’accordo per il takeover di Avast. Il valore
dell’operazione, in contanti e azioni, è di oltre USD 8 mld. Blackstone sale dello
0,57%. Deutsche Bank ha alzato il rating sul titolo della società di investimento
a “buy” da “hold”.
Redazione
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