Nella nostra ultima inchiesta, abbiamo chiesto ad alcune società del risparmio gestito cosa rende interessante l’investimento in small cap in questa fase e quanta spinta alla performance potrebbe arrivare da un allentamento monetario della Federal Reserve.
È emerso che le small cap trattano a forte sconto rispetto alle large cap e offrono multipli più bassi pur mantenendo un potenziale di crescita degli utili superiore. In un orizzonte di medio lungo-periodo il punto d’ingresso è favorevole e in contesti di taglio dei tassi d’interesse, il loro costo del capitale si riduce in modo significativo, amplificando i ritorni.
Al contrario, in un contesto di tassi elevati, la dispersione tra aziende solide e deboli aumenta. È quindi fondamentale la gestione attiva (stock-picker), la selezione.
Inoltre, le small cap hanno una maggiore esposizione ai mercati interni.
Quindi possono risultare meno sensibili alle tensioni commerciali globali, rispetto alle large cap, in particolare le big tech (ovvero le Magnifiche Sette).
Le società a bassa capitalizzazione, però, hanno liquidità ridotta e sono più sensibili alla volatilità nei periodi di incertezza. In caso di recessione l’impatto può risultare più forte.
Leggi tutti i contributi
Small cap Usa, la dispersione è un’opportunità per la gestione attiva
Columbia Threadneedle Investments
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

