Aneeka Gupta, Director, Macroeconomic Research, WisdomTree

Da inizio anno, l’MSCI Emerging Markets Index ha guadagnato il 9% e continua a essere scambiato con uno sconto del 31% rispetto ai mercati sviluppati.
Alla base del rialzo vi sono quattro fattori:
- In primo luogo, le valutazioni hanno iniziato il 2025 a livelli minimi, solitamente osservati in periodi di crisi.
- Il secondo fattore è che molte banche centrali hanno adottato misure restrittive in anticipo e hanno ora margine per tagliare i tassi.
- Il terzo è che il riallineamento della catena di approvvigionamento sta riorientando il commercio e gli investimenti.
- In quarto luogo, l’allocazione dei portafogli globali ai titoli azionari dei mercati emergenti rimane insufficiente.

AMERICA LATINA
L’America Latina è un esempio lampante di tale cambiamento. Nel 2024 la regione ha registrato la performance peggiore tra i mercati emergenti, recuperando però il 26,3% nel 2025, trainata dalla crescita del 54% della Colombia e dal rimbalzo del 31% di Messico e Cile.
Alla base della leadership di Colombia, Messico e Cile c’era l’aumento della domanda di rame e litio.
Le azioni brasiliane rimangono convenienti anche dopo l’introduzione dei nuovi dazi statunitensi sulle esportazioni di acciaio, grazie a tassi interni in calo e conti pubblici in miglioramento.
ASIA SETTENTRIONALE
L’Asia settentrionale beneficia dell’accelerazione della produzione di hardware per l’IA. La Corea e Taiwan dominano il mercato della memoria ad alta larghezza di banda e dei servizi di fonderia avanzati. Mentre il recente accordo tra Stati Uniti e Corea sui chip elimina un importante ostacolo politico.
INDIA
Il paese continua a crescere di quasi il 6%, sostenuta da fattori demografici e dalla spesa per le infrastrutture, anche se le valutazioni non sono più convenienti. I dazi statunitensi del 50% minacciano la competitività delle esportazioni del Paese e sollevano interrogativi sulle ambizioni del primo ministro Narendra Modi di trasformarlo in un importante polo manifatturiero, con gli esportatori che si preparano a un calo degli ordini e a possibili tagli di posti di lavoro.

L’impatto economico potrebbe essere attenuato dal fatto che l’economia indiana è trainata dalla domanda interna piuttosto che dalle esportazioni. Quindi, le riforme del governo volte a sostenere il sentiment dei consumatori e delle imprese saranno fondamentali per favorire la crescita.
RISCHI PER I MERCATI EMERGENTI
I principali rischi per i mercati emergenti rimangono l’impatto dell’aumento dei dazi e un improvviso rialzo del dollaro. Ciononostante, ERP superiori al 7%, in particolare per i paesi orientati alla domanda interna e alle esportazioni di materie prime, continuano a sostenere le azioni dei mercati emergenti.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

