Per megatrend si intende una componente trainante dello sviluppo dell’attività umana, in grado di ridisegnare completamente il panorama degli investimenti. Si pensi per esempio al riscaldamento del pianeta, all’avvento delle nuove tecnologie o più in generale ai cambiamenti demografici ed economici globali. Sono fattori in grado di portare cambiamenti profondi nelle società – e di riflesso nel portafoglio investimenti.
Mentre una retrospettiva storica dei megatrend del passato può aiutarci a comprendere meglio il nostro presente, individuare i megatrend in corso offre agli asset manager il modo migliore per anticipare come si configurerà il nostro futuro.
Risparmio gestito: dove verrà creato valore
In questa fase l’impressione è che i cambiamenti demografici, sociali ed economici, così come i progressi tecnologici e le sfide ambientali del nostro tempo, si stanno diffondendo a un ritmo forsennato. Per questo si fa fatica a cogliere l’importanza e le varie sfaccettature di questo o quell’altro trend.
Intelligenza artificiale e machine learning, per esempio, non stanno soltanto rendendo più efficienti i processi di automazione o più rapidi alcuni compiti della nostra quotidianità. Stanno avendo anche un impatto dirompente nel mercato del lavoro.
Visto che tali cambiamenti epocali richiedono una grande capacità di adattamento in tutti i settori e da parte di tutti gli elementi della società (governi, imprese, famiglie), indicano giocoforza anche le aree in cui verrà creato valore in futuro.
Nell’industria del risparmio gestito, riconoscere e saper gestire tali megatrend permette di cogliere i vari driver di crescita di lungo periodo. Ciò significa integrarli nei temi presenti nei portafogli di investimento. Così come cercare di incrementare – o almeno preservare – la performance complessiva a breve e medio termine. Una strada alternativa è quella di privilegiare i profili più adatti alla fase di mercato individuata.
Qualunque sia la preferenza delle grandi case di asset management, l’approccio “tematico” all’investimento – tramite un’asset allocation dinamica – è diventato un must. Solitamente si basa sulle convinzioni di un team di esperti e sulla base di scenari macroeconomici interni.
Tali previsioni vengono poi adeguate al rischio associato a ciascuna delle tematiche individuate. Solo successivamente si determinano peso e proporzione delle varie componenti dell’allocation. Si arriva così a una trasformazione dei megatrend in strategie di investimento effettive.
I 14 megatrend dell’asset management
Secondo Pictet Asset Management questi sono i più importanti cambiamenti globali in atto nel mondo degli investimenti:
- Cambiamento demografico. L’ampliamento della forbice tra le diverse aree economiche. All’invecchiamento della popolazione nei paesi industrializzati fa da contraltare una forza lavoro sempre più giovane e dinamica in quelli in via di Sviluppo.
- Sostenibilità. Impegno e sforzi sempre maggiori nella lotta contro il cambiamento climatico. Un esempio: l’insieme di misure messe in atto dalle autorità politiche e dal settore privato per favorire una transizione energetica vera e propria.
- Democratizzazione. Più potere economico, politico e culturale alla gente.
- Network economy. L’attività economica e i processi aziendali sono sempre più interconnessi tra loro. Il trasferimento di conoscenze e il commercio di beni direttamente da provider a ricevente, senza intermediari. Esempio di applicazione: blockchain.
- Knowledge economy. La conoscenza è diventata una fonte importante a livello economico. Da mettere sullo stesso piano di materie prime, lavoro e capitale.
- Tecnologie disruptive: come lo sviluppo tecnologico sta cambiando le nostre vite. Le innovazioni scientifiche e hi-tech applicate ai processi industriali e commerciali. Esempio: le smart city, con un’urbanizzazione e uno sviluppo delle infrastrutture influenzato dall’avvento delle nuove tecnologie. Pictet ha creato persino un fondo tematico ad hoc.
- Perdita di materialità. I consumatori sono sempre più focalizzati sulle qualità e sugli aspetti non tangibili di prodotti e servizi. Ossia quando nell’ordine delle priorità del consumatore la componente estetica o l’immagine di un prodotto supera le caratteristiche e i vantaggi materiali concreti.
- Accelerazione e complessità. La crescita a passo sempre più spedito del tasso di progresso tecnologico. Il risultato è una riduzione della vita dei prodotti sul mercato.
- Crescita economica. L’incremento della capacità mondiale di produrre beni e servizi.
- Individualizzazione. La libertà di scelta e di espressione diventano dominanti.
- Commercializzazione. Per aumentare l’efficacia di un settore, lo si trasforma in un business commerciale.
- Polarizzazione. La crescita dei comportamenti e delle ideologie estremi, a discapito delle vie di mezzo.
- Salute. Per via dell’invecchiamento della popolazione, dei progressi tecnologici e dell’aumento delle ricchezze, i servizi sanitari diventano una delle spese più onerose per il governo, per le società e per i singoli individui.
- Globalizzazione. In un mondo sempre più connesso, il passaggio di persone, capitale, beni, informazioni, tecnologie, prodotti e cultura è sempre più internazionale e rapido.
Quello che rende particolarmente importante l’individuazione e la comprensione di questi megatrend per chi investe è il fatto che questi cambiamenti stanno avvenendo contemporaneamente. Secondo Rudolph Lohmeyer, consulente e direttore del Global Business Policy Council di A.T. Kearney, una società di consulenza manageriale, il tasso di cambiamento che il mondo sta vivendo è senza precedenti.
Focalizzandosi sui megatrend e trasformandoli in idee di investimento, gli asset manager avranno gli strumenti per aiutare i clienti ad avere una prospettiva più a lungo termine. Questo atteggiamento si rivelerà prezioso in tempi di incertezza e cambiamenti finanziari ed economici. E dovrebbe portare a dei buoni risultati in termini di investimenti.
Daniele Chicca
Laureato in lingue e letterature straniere all'Università di Bologna, con un anno presso la UCL di Londra, è giornalista professionista dal 2007. Partendo da Reuters si è con il tempo specializzato in finanza, economia e politica. Grazie a competenze SEO e social, ha contribuito a portare a un incremento del traffico progressivo sul sito Wall Street Italia (in qualità di responsabile editoriale). È stato inviato da New York per Radio Rai e per varie agenzie stampa, tra cui AGI e TMNews (ex Apcom). Al momento si occupa della strategia di comunicazione di alcune startup svizzere specializzate in crypto, FinTech, materie prime e mondo del lavoro.















